Quattro graziosi borghi della ciclabile del Ponente Ligure

pista ciclabile ponente ligure

C’era una volta un tratto di ferrovia che costeggiava il mare da Andora a Bordighera ed emozionava con scorci impagabili sul blu: in quegli anni, i treni regionali effettuavano anche le fermate alle stazioni (ora dismesse) di San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare, Ospedaletti e Riva Ligure, quelli che oggi io definisco i “quattro graziosi borghi della ciclabile del Ponente Ligure” in provincia di Imperia.

Sì perchè, laddove in passato brillavano i binari, oggi passa la pista ciclabile di 28 chilometri del “Parco Costiero della Riviera dei Fiori“, una preziosa occasione per il cicloturismo ma, da amante dei viaggi lenti in carrozza, non posso non provare un po’ di nostalgia per i paesaggi che ammiravo dal treno (ora il tragitto è tutto in galleria e sembra di trovarsi in metropolitana :D) e per la comodità con cui era possibile raggiungere borghi e paesi ora “tagliati fuori” dalla tratta Genova-Savona-Ventimiglia.

Ma, bando alla nostalgia (chi si sposta come me con i mezzi pubblici può usufruire degli autobus con partenza da Sanremo) e andiamo a scoprire, uno per uno, i borghi che ho appena citato.

San Lorenzo al Mare, cartolina ligure

Iniziamo il viaggio con San Lorenzo al Mare, apprezzata meta balneare dall’atmosfera rilassata e tranquilla, un antico borgo marinaro con le tipiche case dei pescatori dai colori vivaci, plasmato da vicoletti e piazzette animati in estate e “quieti e riflessivi” durante l’inverno.

Alle sue spalle, verdi colline, e di fronte un piacevole litorale dove si alternano zone pietrose ad altre sabbiose, ideali per “un’oziosa vita da spiaggia”. La via principale, via Roma, si caratterizza per i passaggi coperti che conducono al mare e per i ristoranti della cucina locale.

Insomma, si tratta di un raccolto centro di origine medievale in cui trascorrere giorni e weekend all’insegna del sole, del mare, di rilassanti passeggiate sul lungomare e nei pressi del porticciolo turistico, e del “dolce far niente”.

Tra gli scorci da non perdere, vi segnalo un pittoresco “angolino” con fontana su cui si staglia la statua di una donna con cesto, la scultura di una sirena e il “Cerbero” in bronzo dell’artista Carin Grudda.

la scultura di Carin Grudda a San Lorenzo al Mare

Santo Stefano al Mare, borgo senza tempo

santo stefano al mare

È un borgo senza tempo anche Santo Stefano al Mare, dall’antica tradizione marinara che si respira a ogni passo.

Il centro storico, con le colorate case liguri, si snoda attorno alla pedonale Via Roma su cui si affacciano negozietti di prodotti tipici e si apre l’ariosa Piazza Cavour con parco giochi e una moderna fontana: la passeggiata culmina con la piazza della Chiesa intitolata a Santo Stefano Protomartire, un gioiello architettonico custode di pregevoli opere medievali e barocche.
A completare la bellezza della piazza, ecco il seicentesco Oratorio del Santo Cristo, dalla facciata impreziosita con sculture in pietra di Vicenza.

Prima di raggiungere il Lungomare De Albertis e perdersi ad ammirare il blu sconfinato, merita una sosta (soprattutto durante la calda estate) la piazza dedicata a Baden Powell, fondatore degli scout: qui, oltre agli alberi, si fa notare la cinquecentesca torre ennagonale (unica nel suo genere in Italia), simbolo di Santo Stefano al Mare, parte del sistema difensivo contro le incursioni dei Saraceni.

Ospedaletti, una meta da vivere

Vocazione balneare anche per Ospedaletti, una meta che consiglio per godersi il mare e la spiaggia in un contesto di vero relax.

Oltre alla già nominata pista ciclabile, i punti di interesse sono molti a partire dalla Torre Saracena ben visibile in Via Roma, edificata nel Cinquecento come parte del sistema di difesa dalle incursioni dei pirati, per arrivare alla Chiesa di San Giovanni Battista, ultimata nel 1824: al suo interno, oltre alle Beatitudini che raffigurano episodi della vita dei Santi, custodisce una copia del celebre quadro della “Madonna di Foligno” di Raffaello a opera del pittore Tommaso Rossi.

Ancora, da vedere sono la Cappella di Sant’Erasmo, la prima parrocchiale del borgo risalente al XIV secolo, che, restaurata nel 1940 dalla Lega Navale Italiana, oggi ospita modellini di antiche navi, un’anfora romana e l’ancora di un veliero, Villa San Luca, custode della ricchissima collezione di arti decorative (quasi seimila opere) dell’antiquario Luigi Anton Laura, e Villa Sultana, maestoso edificio monumentale a tre cupole con ampio giardino lungo Corso Regina Margherita, incantevole passeggiata contornata da un viale alberato.

murales ospedaletti

Riva, grazioso borgo della ciclabile del Ponente Ligure

Concludiamo il viaggio alla scoperta dei “borghi della ciclabile del Ponente ligure” con Riva Ligure, borgo marinaro fondato da pescatori e navigatori nell’XI secolo.

Anche qui, il sole, la spiaggia fine e dorata, il mare dai fondali bassi sono protagonisti indiscussi, il clima è mite e invita a una visita in tutte le stagioni.

Riva mi ha coinvolto per la rossa panchina gigante a due passi dal mare, l’architettura tipica della Liguria, l’atmosfera a misura d’uomo, il lungomare, la pista ciclabile che la percorre in modo rispettoso e non invasivo e il “profumo di salsedine” lungo le stradine del suo cuore storico dove svetta la Chiesa di San Maurizio in stile barocco.

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