Dante e la Liguria: alla scoperta del Ponente

dante in liguria

Sapevate che tra Dante e la Liguria ci fu un legame?

Il 2021 è l’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, l’anno dantesco per eccellenza in cui tutta Italia si prepara a celebrare il Sommo Poeta confermando come la sua influenza sia ancora viva e pulsante attraverso i secoli.

Da ligure, voglio allora soffermarmi sulla figura di Dante in Liguria e, in particolare, a Ponente dove risiedo.
Infatti, seppur i luoghi danteschi più celebri siano Firenze, Verona e Ravenna, anche la mia regione conserva alcune tracce, reali o leggendarie, che ci raccontano come Dante l’abbia conosciuta, ammirata e ricordata tanto da citarla nella sua opera intramontabile, la Divina Commedia.

Partiamo così per un viaggio dantesco toccando i comuni liguri di Triora, Albenga e Noli, mete di sicuro fascino della Liguria di Ponente e testimonianza di quel legame, spesso poco conosciuto, di Dante con la Liguria.

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Triora e i forti richiami a Dante

Il misterioso e affascinante borgo di Triora, il medievale paese delle streghe arroccato nel cuore della Valle Argentina nell’Imperiese, potrebbe essere location perfetta per un girone infernale o del Purgatorio dantesco.

E proprio qui, troviamo un riferimento a Dante in Liguria: si tratta della Chiesa di San Bernardino, all’ingresso del borgo, pittoresco edificio di culto risalente al XV secolo che custodisce al suo interno pregevoli affreschi del Giudizio Universale di ispirazione dantesca.
Nella parte alta, ecco il Paradiso, Gerusalemme Celeste, poi il Limbo e infine il terrificante Inferno suddiviso in sette parti quanti sono i peccati capitali.

Gli affreschi, di vivida potenza espressiva, sono ritenuti opera di un pittore toscano rimasto ignoto, anche se in prima battuta erano stati attribuiti al piemontese Canavesio, autore di uno splendido affresco nel vicino comune francese di Briga.

Dante e la Liguria: il passaggio a Noli

Noli, affascinante Borgo Più Bello d’Italia del Savonese, vanta una citazione nel IV canto del Purgatorio: Vassi in Sanleo e discendesi in Noli“.

Il Sommo Poeta italiano, durante il suo viaggio verso la Francia nel 1306, ha infatti modo di ammirare la florida Repubblica Marinara incastonata tra le verdi colline della Liguria e lambita da un mare cristallino, un panorama che dovette rimanergli ben impresso per essere poi nominato nella sua opera più celebre.

Nei versi 25-27 della Commedia, Dante sceglie di ricordare la località ligure per rendere l’idea di una discesa impervia, come lo sono i ripidi pendii di Capo Noli per chi vi giunge da Ponente.

Albenga e uno dei tesori nascosti di Liguria

Infine, nei pressi di Albenga spicca per i riferimenti danteschi la Chiesa di San Giorgio a Campochiesa al cui interno ammirare un affresco del Giudizio Universale del 1446 in cui, nella bolgia infernale, sono raffigurati Dante e Virgilio proprio di fronte al conte Ugolino della Gherardesca nell’atto di rodere il cranio del vescovo Ruggeri degli Ubaldini.

La datazione dell’opera, un secolo dopo la morte di Dante, ci fa capire di quanta considerazione la Commedia godesse già poco tempo dopo la scomparsa del suo autore.

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Conoscere una regione, un territorio, una realtà turistica con gli occhi di chi vive quei luoghi da sempre può essere un valore aggiunto alla visita.
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3 Comments

    1. Flavia Cantini

      Grazie mille, mi fa molto piacere! Grazie anche per la condivisione dello scritto che condivido appieno, la Liguria ha davvero tanto da offrire

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