Oggi il racconto della mia Liguria si sofferma su Tellaro, un museo a cielo aperto, uno di quei luoghi creati per essere ricordati, inserito a pieno titolo nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.
Siamo nell’incantevole cornice del Golfo della Spezia, cantato da poeti del calibro di Shelly che, nella tranquillità della sua casa fronte mare, ne esaltava il “soave e sublime scenario“.
Tellaro, uno dei borghi più suggestivi e romantici non soltanto di Liguria ma anche dell’intera penisola, è frazione dell’incantevole comune di Lerici e può essere raggiunto soltanto grazie a una pittoresca via pedonale che osserva l’azzurro del Mar Ligure.

La via parte da Lerici e, attraversando Maralunga e Fiascherino, raggiunge il borgo marinaro che appare agli occhi incantati del visitatore come una nave pronta per salpare.
I più temerari, invece, hanno la possibilità di arrivare a Tellaro avventurandosi lungo uno dei numerosi sentieri che partono dai borghi del circondario e, nascosti tra le alture punteggiate dalla macchia mediterranea, scendono verso il mare.
Tellaro, come le vicine Cinque Terre, regala l’emozione di osservare un quadro vivente con le casette dai colori vivaci abbracciate alle rocce che nascono dal mare, le barche ferme al sole e la vita che scorre placida, senza la frenesia e il traffico tipico delle città.

Nato come rifugio durante l’epidemia di peste del 1300 che colpì i paesi vicini, ebbe in seguito una funzione difensiva che oggi possiamo ritrovare nella struttura delle costruzioni e nella presenza delle due torri superstiti.
Una di queste è diventata il campanile della scenografica chiesetta di San Giorgio, dalla facciata rosata, che si staglia sulla roccia a picco sul mare.
Borgo di mare, Tellaro offre bellissime spiagge dove rilassarsi nell’atmosfera di un paesaggio ancora incontaminato e selvaggio.
Accanto alla chiesa si trova la spiaggia con il porticciolo e, appena oltre, una lunga scogliera dove prendere il sole.
Il paesaggio è da sogno e gli eventi non sono da meno.
Da non perdere il Natale subacqueo, nella notte del 24 dicembre: grazie a un gruppo di sub, la statua di Gesù Bambino emerge dalle acque e viene depositata nella mangiatoia alla luce di 8.000 lumini e fuochi d’artificio nel cielo.
Conoscere una regione, un territorio, una realtà turistica con gli occhi di chi vive quei luoghi da sempre può essere un valore aggiunto alla visita.
Allo stesso modo, far raccontare la propria attività nel travel da chi ha una fervida passione per il settore ed esperienza di anni nella scrittura, può essere un’ottima occasione per raggiungere il cuore dei lettori.
Vi aspetto!