Isola Bergeggi visita
Quante volte dalla Strada Statale Aurelia vediamo l’isolotto di Bergeggi (o Isola di Sant’Eugenio) stagliarsi al largo della costa. Un’immagine davvero suggestiva e imponente.
Quando ho occasione di percorrere quel tratto di strada, io mi incanto ad ammirare l’isola e non so dirvi quante volte mi sono chiesta “Chissà come sarebbe poterla visitare, chissà come si presenta l’isolotto all’interno …”
E poi, come accade quando non te l’aspetti, mi arriva proprio l’occasione di salire lassù!
Io faccio parte del Gruppo Giovani savonese del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e la nostra delegazione ha deciso, in occasione delle Giornate FAI di Primavera il 25 e 26 marzo 2017, di organizzare, tra gli altri eventi, anche la visita all’Isola di Bergeggi per i soci FAI.
Così, il 16 marzo 2017, in una stupenda giornata di sole pieno, noi volontari abbiamo fatto un sopralluogo preliminare per definire i dettagli utili a garantire ai partecipanti un’escursione in tutta sicurezza.
La partenza è dal terzo molo di Spotorno nel primo pomeriggio e la traversata su di un mare piatto come una tavola è già di per sé un emozionante esperienza.
Arriviamo in cinque minuti, sbarchiamo e … Ecco, sono sull’isola! È una sensazione nuova, è osservare la costa da un punto di vista decisamente inedito.
Apriamo il cancello e iniziamo la salita che conduce alla cima dell’isola, a circa 53 metri d’altezza. Sopra di noi volteggiano guardinghi i “padroni dell’isolotto”: i gabbiani reali!
Con la mia inseparabile reflex alla mano, non posso fare a meno di scattare foto a raffica per immortalare ogni singolo momento di questa imperdibile esperienza e per arricchire il mio progetto di valorizzazione turistica della Liguria con il canale Instagram Glam Liguria.
Il percorso è sovrastato, a tratti, da imponenti rocce calcaree punteggiate qua e là da fiori color lilla e si snoda agevole e praticabile ombreggiato da una folta vegetazione mediterranea.
Come prima tappa, ci troviamo dinanzi la chiesetta dedicata a Sant’Eugenio che infinite volte ho scorto dall’autobus in corsa sull’Aurelia: mi sembra incredibile ora esserle di fronte.
È un edificio tuttora ben conservato anche se l’interno è ormai decadente e spoglio.
Dopo una breve sosta, saliamo ancora e l’incantevole vista sulla costa verso Noli, sull’Aurelia e sul porto di Savona si amplia sempre più, agevolata dal cielo terso e dalla vivida luce del sole.
Incontriamo allora i resti di quella che era la “cattedrale” dell’isola, una struttura senza dubbio imponente, lo si capisce benissimo.
Proseguiamo poi lungo una scalinata ancora ben visibile e raggiungiamo il punto più alto dell’isola dove troneggia, ancora parzialmente intatta, quella che era una torre d’avvistamento.
Vi lascio immaginare quanto sia incredibile il panorama da lassù … Anzi, per rendervi partecipi di simili meraviglie, eccovi alcuni scatti da me realizzati in quei momenti irripetibili.
Circumnavigando l’isola al rientro, ho modo di osservare finalmente la scultura in ferro saldato dell’artista siciliano Giuseppe Consoli raffigurante un uomo che suona il clarino seduto su uno scoglio rivolto verso il promontorio di Noli.
Una chicca visibile soltanto dal mare.
Sono stata veramente felice.
Che cosa mi porto a casa da questa esperienza unica tra i sentieri sterrati e in salita dell’isola, tra arbusti, rocce e il volo dei gabbiani?
Emozione, soddisfazione e la certezza che ogni ambiente ha qualcosa di unico da mostrare e valorizzare.
Un “cono di roccia” com’è l’isola di Bergeggi custodisce natura, biodiversità, resti archeologici, una scultura e offre una vista spettacolare sulla costa ligure di Ponente e sull’orizzonte.
Tuteliamo il nostro patrimonio ambientale, promuoviamolo e andiamone fieri.
Il turismo è la mia vita e la valorizzazione del territorio, e al momento di quello ligure, la mia passione e obiettivo 🙂
Molto interessante. Per caso avresti delle foto Dell interno della chiesetta di Sant Eugenio e delle mura sovrastante l isola?